Errori tipicamente italiani: i TOP 5

miaispendoilcuoreOgni lingua ha i suoi errori tipici, magari dovuti alle interferenze con i dialetti locali, ma anche errori che il cittadino medio commette consapevolmente, pur sapendo che quello che sta dicendo non è corretto. Ecco qui una lista dei TOP 5 della lingua italiana:

1. A me mi piace invece di a me piace

Questo è un perfetto esempio degli errori tipicamente italiani che si commettono volentieri ed intenzionalmente, soprattutto in alcune zone d’Italia (es. Toscana, Lazio, Marche, ecc.) se si vuole usare un registro informale.

2. Siccome che invece di siccome

Personalmente, ho sempre avuto una forte avversione verso questo errore tipicamente italiano. Come indica Treccani, “la forma siccome che, di uso regionale e popolare, ma sconsigliabile nei testi scritti e nel parlato sorvegliato, è modellata su forme come visto chedato checonsiderato che.”

3. Ti imparo invece di ti insegno

Altro errore tipicissimo che non ho mai digerito ed è purtroppo molto diffuso. È anche comune errore usare il verbo in forma riflessiva: il ragazzo s’impara la lezione, invece di impara la lezione.

4. Gli anche per il femminile (invece di le) e per il plurale (invece di loro)

Gli significa solamente a lui; è un errore usarlo nel senso di a lei, a loroVidi Carla e gli domandai cosa facesse; Se vedrò i tuoi amici, gli porterò i tuoi saluti. Per quanto contrario alle buone regole grammaticali, questo uso del pronome gli anche per il femminile e per il plurale tende ad estendersi ed a diventare normale.
Con lo, la, li, le, ne forma tutta una voce: glielo, gliela, glieli, gliele, gliene; e, quando sia così unito, si può usare anche riferito a nome femminile ed a nome plurale, per evitare costrutti complicati e poco armoniosi: incontrai Giorgia e gliene dissi di tutti i colori; ai tuoi fratelli gliela cantarono chiara.
Gli si unisce poi come suffisso ai verbi: dirgli, fargli, parlargli.

5. Ma però invece di solo ma o solo però

Nel linguaggio familiare, si rafforza spesso il ma con peròTuttavia, questa è una forma scorretta, perché le due particelle hanno lo stesso significato; basta il semplice ma o il semplice però.

 

Errori che non sono errori

In molti pensano (come me, fino a non troppo tempo fa) che le seguenti varianti siano errori regionali. Tuttavia, si tratta di varianti accettate.

  • Sternutire e sternuto (oltre ai più comuni starnutire e starnuto)

Per maggiori info, cliccate qui.

  • Spengere (oltre a spegnere)

Entrambe le forme, derivanti dal latino expingere, sono corrette. Tuttavia, spegnere è ampiamente diffusa in tutta Italia, mentre spengere è usata soltanto in Toscana, secondo Treccani, e anche nel Lazio, aggiungerei io.

 

Fonti:

Grammatica italiana

Accademia della Crusca

Treccani

 

Qualche errore sarà capitato persino nelle migliori famiglie, non preoccupatevi.

Se avete qualche aggiunta da consigliare, lasciate un commento in basso! Grazie mille e buona settimana a tutti!

 

Alessandra 🙂

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